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I pellegrini di San Nicola in sosta a San Gennaro

05/05/2008 - È noto quanto Molfetta sia ricca di belle tradizioni delle più disparate, che trovano generalmente nella fede e nella devozione alla Vergine o ad un Santo la ragione di esistere. È altrettanto noto che molte antiche tradizioni sono andate purtroppo perdute, oppure hanno perso la spettacolarità di un tempo, frettolosamente cestinate dalla società moderna, indaffarata nella ricerca dell’ultima innovazione tecnologica.
Esistono poi usanze che, seppure assai radicate ed ancor oggi rispettate con gran devozione, sono ignote anche ai più appassionati. Pochi sanno ad esempio che, ancora oggi, numerose comitive di devoti s’incamminano verso la fine d’aprile da località anche molto lontane, persino dall’Abruzzo, passano per il Gargano ed attraversano le città costiere dell’Adriatico, visitando i santuari disposti lungo il cammino, percorrendo a piedi la cosiddetta “via sacra”, che transita per Molfetta. La tappa finale del loro pellegrinaggio, che può durare anche molte settimane, è la basilica di San Nicola a Bari, ove giungono in occasione della grande festa patronale che commemora la traslazione delle reliquie del Santo, compiuta da alcuni marinai baresi, i quali ne trafugarono i resti da Mira.
Nei giorni precedenti, dunque, è possibile incontrare lungo le strade della nostra città gruppi di devoti, appartenenti ad associazioni laicali o a folti gruppi di preghiera, che si spostano a piedi, inneggiando a San Nicola, muniti di stendardi su cui è raffigurato il Santo. Spesso essi indossano gli abiti tipici della regione d’origine, e procedono con sacche sulle spalle in cui trasportano quanto necessario per affrontare il lungo viaggio e per riposare in luoghi di fortuna. Talvolta impugnano bastoni da pellegrino, alla cui estremità sono fissate piume colorate, spighe di grano o ramoscelli di pino, oltre all’immagine di San Nicola.
Pochi sanno inoltre che, presso la nostra comunità di San Gennaro, secondo un’antica consuetudine, fanno sosta i pellegrini di Vasto-San Salvo. Per la ricorrenza, le Confraternite dell’Assunta e del Buon Consiglio addobbano i rispettivi altari con le tovaglie migliori ed i più eleganti paramenti, guarnendo la chiesa con fiori freschi. Il Parroco e la comunità attendono con trepidazione l’arrivo dei pellegrini, che sono accolti col massimo calore e grande ospitalità.
Nel pomeriggio di oggi, 5 maggio 2008, la tradizione si è rinnovata. I devoti del gruppo di Vasto-San Salvo, alla spicciolata, hanno raggiunto la città muovendo da Bisceglie, preceduti dal crocifero (il pellegrino che regge il crocifisso del gruppo), seguito dai compagni muniti di due stendardi raffiguranti San Michele e San Nicola. Tutti portavano legato al collo il fazzoletto giallo con l’effige del Santo di Mira. Attraversando via Madonna dei Martiri, via Ten. Ragno e via S. Pansini, hanno raggiunto la chiesa di S. Gennaro, dove sono stati accolti dal Parroco. Nei loro volti era leggibile la stanchezza dei giorni trascorsi in cammino sotto il sole e le intemperie.
Alle 19,00 mons. Giuseppe de Candia ha celebrato la Santa messa, che è stata animata dai canti dei pellegrini, unici nel loro genere, dedicati principalmente alla Santa Vergine. Durante l’omelia, il Parroco ha ribadito la necessità di mettere al centro della vita Dio, pur utilizzando la devozione ai Santi, in particolare a San Nicola, per rafforzarsi nella fede. Infatti, lo Spirito di Dio è l’origine di ogni santità. È lo Spirito che ha spinto gli amici di Vasto a mettersi in marcia verso Dio, adoperando San Nicola come strumento. È stato anche lo Spirito a dare a loro la forza di proseguire in un così faticoso cammino.
Terminata la Celebrazione abbiamo avuto modo si scambiare qualche parola con i pellegrini e di scattare alcune foto che ci proponiamo di pubblicare su questo sito al più presto: dai loro racconti traspariva una profonda fede, corroborata dalla grande devozione al Vescovo di Mira. Il Patrono della loro città è San Michele Arcangelo, ma forte è anche la devozione a San Nicola, tanto che da tempo immemorabile i loro concittadini organizzano questa “spedizione” per raggiungere la Sua tomba. Partiti il 1° Maggio, hanno fatto sosta a San Marco in Lamis, Monte Sant’Angelo (presso il Santuario del loro Patrono San Michele), Barletta e Molfetta. Essi, trascorsa la notte nei locali della Parrocchia e in chiesa, ripartiranno per Bari all’alba di domani.
A loro la Confraternita dell’Assunta augura un buon viaggio e la salute dell’anima e del corpo.

Pietro Angione

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