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La Morte celebra la B.V. Addolorata
08/09/2008 - L’operato dei sodalizi confraternali cittadini, da molti erroneamente relegato ai soli riti della Settimana Santa, non cessa nel corso dell’anno liturgico. Anzi, esso vive di momenti spesso ignorati dagli stessi molfettesi nonostante alcune confraternite esercitino promozione della fede in altri momenti dell’anno.
Č il caso della Venerabile Arciconfraternita della Morte che nel mese di settembre celebra il settenario della Beata Vergine Addolorata in preparazione alla festa liturgica. Quest’anno la ricorrenza si carica di significati particolari dal momento che il sodalizio celebrerà il 50° anniversario della Sacra Immagine della Vergine plasmata dallo scultore Giulio Cozzoli.
Dal 15 al 21 settembre presso la chiesa del Purgatorio verrà eseguito un Settenario Solenne con la presenza dei canti tradizionali tipici del periodo quaresimale. Inoltre l’Amministrazione dell’Arciconfraternita ha provveduto ad invitare altri sodalizi del territorio pugliese e non solo che come l’Arciconfraternita dal Sacco Nero partecipa ai riti della Settimana Santa. Interverranno alle celebrazioni l’Arciconfraternita di Maria SS. del Suffragio di Bitonto, l’omonima Confraternita di Ruvo di Puglia, la Confraternita dell’Addolorata e di San Domenico di Taranto, la Confraternita della Purificazione – Addolorata di Ruvo di Puglia, quella di Maria SS. Addolorata di Andria, la Real Maestranza di Re Ferdinando di Caltanissetta, e l’Arciconfraternita del SS. Crocifisso di Sessa Aurunca.
Al di là del Settenario un grande evento anticiperà il rito di settembre. Venerdì 12, infatti, alle ore 20, il Priore della Congrega della Morte, dott. Francesco Stanzione farà visionare uno storico filmato donatogli dagli eredi dei coniugi Antonetta e Sergio Magarelli, donatori della statua. In tale filmato è possibile riconoscere lo stesso Giulio Cozzoli. Dopo tale proiezione sarà visionato un raro filmato della Sagra a Mare della Madonna dei Martiri del 1953. In tale occasione sarà anche esposta la base lignea dell’Addolorata, da poco restaurata.
Giuseppe Marino de Robertis
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