Torna alle News Riflessioni sulla Settimana Santa 2009
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18/04/2009 - Anche la settimana santa 2009 ora è un ricordo del passato. Resta la soddisfazione di una Pasqua vissuta appieno, il ricordo di riti ancestrali nuovamente ripetuti attimo dopo attimo, qualche filmato ed una manciata di foto. Come resta, d’altra parte, l’amarezza per alcuni aspetti ancora da migliorare…
Nella mattinata di Pasqua, dopo la messa presso la chiesa di S. Gennaro, molti di noi si sono trovati in piena “crisi post-pasquale”. I riti della Settimana Santa, attesi tutto l’anno e particolarmente nei quaranta giorni della quaresima, giungono improvvisamente e come un turbine stravolgono le nostre vite e per due o tre giorni pare di tornare secoli addietro… e dopo è difficile tornare alla solita routine… Non è fanatismo! È una sensazione che solo i veri innamorati delle tradizioni pasquali molfettesi possono testimoniare.
La nostra poi è una Confraternita relativamente piccola, dove tutti si conoscono e sono amici, e quando alla sera del Sabato Santo, dopo il rientro della statua di S. Pietro, ci si ritrova presso la sede per il “pizzarello” e lo scambio degli auguri, dato che molti partecipano alla veglia nelle rispettive Parrocchie e non intervengono alla messa mattutina di Pasqua, si pensa con nostalgia che, per un anno intero, non ci si incontrerà più, non ci si vedrà.
Si possono dire mille cose sui riti della Settimana Santa: atti di fede, pietà popolare, penitenza. Ma soprattutto: momenti di aggregazione! Sarebbe da ipocriti negarlo: la maggior parte degli appartenenti alle Confraternite cittadine ha scelto di iscriversi per partecipare alle processioni pasquali… ma questa non è per forza una cosa negativa! Se le processioni vengono svolte a dovere, secondo le disposizioni della Chiesa, esse possono davvero essere manifestazioni di autentica fede, in una città dove ormai vi sono sempre più cittadini di religioni differenti o atei, e non manifestazioni folcloristiche, momenti di baldoria collettiva, retaggi del tempo che fu. Ed in effetti negli ultimi anni tutte le Confraternite si stanno adoperando in tal senso. Una nota di merito, a mio avviso, va espressa in favore delle due Arciconfraternite di S. Stefano e in particolare quella della Morte, la cui processione del Sabato Santo è ogni anno più ordinata e più seguita. E soprattutto si respira aria di fede, tanto che questa Arciconfraternita “presta” il suo Padre Spirituale alle altre sei, che sfilano, per motivi mai compresi, senza l’Assistente Ecclesiastico cui il Vescovo le ha affidate. Un ringraziamento pubblico dunque a Mons. Francesco Gadaleta, Padre Spirituale della Congrega della Morte, che periodicamente si avvicina alle altre Confraternite per guidare il Rosario.
Tanto si è fatto, e tanto si potrebbe migliorare. Molte ad esempio le contestazioni sulla nostra “bussola”. Ma francamente non si comprende perchè la proposta di cambiare sistema venga fuori ogni anno solo nelle giornate del Venerdì e Sabato Santo… dopo, la polemica termina con le processioni stesse, e tutto rimane sempre uguale. I sollevatori delle polemiche, poi, saranno i primi a disertare le assemblee, e si faranno rivedere solo alla bussola dell’anno successivo, quando ormai è troppo tardi per cambiare le regole. Forse si potrebbe fare qualche rimprovero sull’ordine, sul comportamento di taluni esibizionisti… ma sono chiacchiere che vanno via col vento. È necessario partire dalle conquiste fatte, per migliorare sempre più, anche perchè le risorse umane ora le abbiamo: nota positiva di quest’anno è stata la partecipazione di un numero davvero consistente di confratelli e di aspiranti. Solo speriamo che si facciano vedere anche nel corso dell’anno a tutte le altre manifestazioni!
Un momento davvero bello è stato la messa del mattino di Pasqua e la celebrazione comunitaria con la Confraternita del Buon Consiglio, col saluto finale dei Priori. Il Priore del Buon Consiglio ha esposto il programma della festa della loro Protettrice, già in corso di svolgimento in S. Gennaro, alla quale anche la nostra Confraternita parteciperà con un programma che ci promettiamo di pubblicare al più presto, ed ha espresso un pensiero per confratelli e consorelle ammalati, impossibilitati a partecipare alla messa. Il Priore dell’Assunta, nel fare gli auguri ai presenti, ha espresso un pensiero per i fratelli dell’Abruzzo, colpiti dalla disgrazia del terremoto, annunciando che tramite la curia la Confraternita devolverà un contributo per la ricostruzione.
* Foto del confratello Nino Pisani, processione del Venerdì Santo 2009
Pietro Angione
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