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Primo giorno di Quindicina

03/08/2010 - Il 1° agosto ‘10 la Confraternita di Maria SS. Assunta in Cielo, guidata dal Padre Spirituale don Sergio Vitulano, ha dato inizio alla quindicina in onore della Madonna Assunta.
La quindicina è stata preceduta dalla liturgia eucaristica animata dai confratelli e dalle consorelle, e seguita dalla “Peregrinatio Mariae”, la novità di quest’anno. Don Sergio durante la sua omelia ha voluto precisare, riprendendo la parole della prima lettura, che “tutto è vanità”, e che l’uomo corrotto dai falsi miti e dalla ricerca di una felicità materiale si allonta sempre di più dal Vangelo, unico faro per noi cristiani. Un esempio ci è dato dalla festa dell’Assunzione, trasformata dall’uomo nella festa del “Ferragosto”, fatta di divertimento, discoteca, villeggiatura… insomma escludendo l’essenza cristiana di tale giornata. L’uomo, ha più volte ripetuto il sacerdote, crede di essere l’unico artefice della sua vita ponendo se stesso al centro, ricercando la banalità e credendo di essere felice solo quando si ha la possibilità di sopraffare l’altro. Ma il Vangelo non ci insegna questo! Gesù dice “beati i poveri in spirito”, che non sono quelli che con il loro stipendio non riescono ad arrivare a fine mese, ma quelle persone che si fanno piccole rispetto alla volontà del Signore, sono quelle persone che sanno di essere guidate da Dio. Molto spesso Gesù si circonda di bambini proprio perchè questi sono “dipendenti” dalla madre, si fidano di questa: allo stesso modo i cristiani, come i bambini, devono essere dipendenti da Dio. E’ importante chiedersi quotidianamente cosa il Signore vuole da noi, vivere la giornata in nome Suo, abbandonando la veste della cupidigia, dell’orgoglio che ci fa allontanare dai nostri fratelli! Questo è un compito difficile anche per lo stesso sacerdote, che prepara la sua omelia per se stesso e per l’ assemblea. L’invito esplicitato durante l’omelia è quello di vivere intensamente la vita da cristiano, andando aldilà del banale, pensando che ogni goccia di lavoro, di ogni nostro atteggiamento, ha un peso non indifferente se dedicato al Signore perchè ci apre la strada verso la vita eterna.
La celebrazione è stata seguita dalla benedizione dell’icona della Vergine che ogni sera sarà portata in processione per le vie del quartiere, e sarà accolta nei caseggiati dei parrocchiani. L’icona è stata ricavata da un panno per crocifisso dell’800 ritrovato in sede, raffigurante la Madonna Assunta in Cielo e tre angeli che la accompagnano al suo ingresso in Paradiso. Successivamente l’immagine è stata fotografata, ritoccata attraverso programmi digitali ed ingrandita. Il momento della benedizione ha destato commozione specie tra le consorelle più anziane che hanno accolto tale cerimonia con un caloroso applauso, mentre i confratelli preparavano la base per l’icona e l’adornavano di fiori.
Ecco che i fedeli, silenziosamente, si spostano sul sagrato, aspettano l’uscita, e si mettono in processione intonando l’inno alla Madonna... Un bel momento di fede e preghiera comunitaria!
Il primo caseggiato che ha avuto l’onore di ricevere l’ immagine è ubicato in vico III Sigismondo: le signore Gadaleta, Allegretta e Pansini hanno addobbato i balconi con coperte, il ballatoio è stato arricchito da iscrizioni “ave Maria”, e da vasi di fiori posti dinanzi al piccolo altare preparato dai confratelli.
Il Parroco ha animato un momento di preghiera: la lettura di un salmo e di un brano biblico, la recita di una posta di rosario, e la preghiera alla Madonna. Si conclude così questo primo giorno di quindicina: i volti sereni e sorridenti dei partecipanti testimoniano entusiasmo e la voglia di coinvolgere i fedeli a vivere in modo nuovo questa festività.

Mariagrazia Petruzzella

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