Torna alle News Riflessioni sulla quindicina
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20/08/2010 - La settimana successiva alla festa dell’Assunta è quella del silenzio. La chiesa torna nella quiete feriale, e l’immagine della Vergine, spoglia di fiori e ornamenti, resta immersa nella solitudine di una parrocchia “in trasferta” per il campo-scuola.
Č stata una quindicina molto seguita, e appieno riuscita. Ricca di spunti di fede, arte, e tanta cultura. Fioccano al nostro indirizzo e-mail una serie di complimenti vivissimi, in particolare per l’iniziativa della veglia, che ha riscosso un successo clamoroso: più di cento sedie della parrocchia non sono bastate per la marea di fedeli che hanno scortato la Madonna per le viuzze del quartiere sino a Largo Domenico Picca. La preghiera raccolta, la compagnia degli abitanti del quartiere che, entusiasti, hanno addobbato le strade a festa, i lumini accesi ai balconi… tutto ha concorso a creare una atmosfera accogliente, intima, familiare, attorno alla Madre comune che è stata così accompagnata nell’ultima prova difficile: quella della morte, come tutti i figlioli del genere umano.
Molto interessanti le riflessioni dello schema allestito dai nostri sacerdoti, in parte a carattere storico, in parte a carattere teologico-meditativo sul mistero della morte e Risurrezione della Madre di Cristo. E poi particolarmente seguito il rientro trionfale della processione in chiesa, a sera inoltrata.
Un programma siffatto ha richiesto un notevole impiego di risorse di tempo ed energie. Č opportuno ringraziare i sacerdoti che ci hanno guidato nel lungo percorso, in particolare il Padre Spirituale don Sergio Vitulano, don Gennaro Bufi e don Graziano de Palma, la cui vocazione è maturata nella nostra Parrocchia. Inoltre è stato importantissimo l’appoggio del diacono permanente Ruggiero Pierro, che cura già da tanto tempo la pastorale delle Confraternite parrocchiali, e don Massimo Storelli, che nella serata di lunedì 9 agosto è stato presentato dal Vescovo mons. Martella alla comunità, in quanto presso san Gennaro svolgerà il ministero diaconale come vice-parroco, in preparazione all’ordinazione sacerdotale che, ci auguriamo e gli auguriamo, giungerà al più presto.
Non possiamo infine non ringraziare il confratello e seminarista Pietro Rizzi, che ci ha accompagnati nel lungo percorso animando la liturgia come cerimoniere, rivolgendogli gli auguri di ogni bene e supportando il suo percorso con la preghiera.
Č stato davvero significativo vedere rappresentata ogni sera la Confraternita da dieci/quindici associati vestiti delle insegne, che hanno animato la liturgia nei ruoli più disparati, dimostrando che essere confratelli significa dimostrare la propria fede attraverso il servizio. Di notevole rilievo è stato l’appoggio dell’associazione femminile e della presidente Maria Capursi, alla quale vanno i nostri più fervidi ringraziamenti.
Soprattutto rilevante è stata la partecipazione alle messe di giorno 15 agosto, lasciando buone speranze per un futuro in cui si torni ad onorare la Solennità dell’Assunzione, piuttosto che la festa profana del Ferragosto. I partecipanti alla messa si sono almeno triplicati rispetto agli anni scorsi, e la Confraternita era ben rappresentata da associati e associate vestiti delle insegne.
A sera la messa in suffragio dei soci defunti aveva il sapore del congedo, per un’amministrazione che ha impiegato tutte le sue forze per risollevare la Confraternita dal torpore degli ultimi decenni.
Pietro Angione
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