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La Confraternita si stringe attorno al Vescovo

10/08/2011 - Nella serata del 6 agosto una moltitudine di popolo si è riversata in San Gennaro per stringersi attorno alla Madre Celeste nella celebrazione eucaristica officiata dal Vescovo mons. Luigi Martella.
In una cerimonia molto curata liturgicamente, animata da confratelli e consorelle, il Padre Spirituale ha salutato il Pastore della nostra diocesi durante i riti di introduzione a nome di tutta la comunità. Molto significativa l’omelia, durante la quale il Vescovo ha espresso pensieri rilevanti sul mistero dell’Assunzione. Il Vescovo ha voluto spiegare la collocazione della Solennità nel pieno dell’estate come un richiamo di Dio all’uomo che vuole incitarlo a guardare, anche nel periodo in cui principalmente si è orientati al riposo del corpo, alla dimensione immateriale della persona umana. Inoltre l’Assunta ci invita a guardare al destino finale di tutti noi che, purtroppo, siamo destinati alla corruzione del corpo. Ma come il corpo di Maria, dopo la “dormizione”, fu assunto in cielo, anche i nostri corpi risorgeranno nell’ultimo giorno.
Il 6 agosto si celebra inoltre la Trasfigurazione del Signore. Il Vescovo ne ha approfittato per realizzare un accostamento con il mistero dell’Assunzione di Maria, che può considerarsi come la Trasfigurazione della Madre di Dio che, assumendo un corpo glorioso, è entrata nella gloria di Dio. Mons. Martella ha fatto riferimento alle immagini del Verzella presenti nella nostra chiesa, elogiandone la bellezza che deve portarci tutti a riflettere sui contenuti più profondi della nostra fede. La statua della Madonna del Buon Consiglio, come la maggior parte delle immagini mariane, guarda verso il basso, col viso rivolto al Figlio. L’Assunta invece guarda verso l’alto, e invita anche noi a guardare in quella direzione dove è Dio. Ma Dio, ha commentato il Vescovo, non è fisicamente in alto. Dio è ovunque noi Gli consentiamo di stare, specialmente nel nostro cuore. Questo spunto è servito per un collegamento al Vangelo della XIX domenica del tempo ordinario. In particolare bisogna riflettere sull’atteggiamento di Pietro. È positivo il suo spunto, allorquando chiede a Gesù di poterlo raggiungere in mare, ma è negativo il fatto che egli voglia farlo sulle acque, in un contesto miracolistico che Dio non ci permette di vivere ogni giorno. Il Signore infatti ci chiede di andare a Lui attraverso la testimonianza quotidiana, nell’ordinario.
Mons. Martella ha poi esaltato il culto all’Assunta come un culto molto importante, malgrado il riconoscimento ufficiale del dogma sia avvenuto molto tardi. La stessa Confraternita compie il prossimo anno duecento anni dalla costituzione in San Domenico. Inoltre la Cattedrale di Molfetta, e tantissime altre Cattedrali, specie quelle del Salento, terra d’origine del Vescovo, sono intitolate all’Assunta. Al termine dell’omelia, ha invitato tutti i devoti di Maria ad assumere l’atteggiamento degli angioletti che attorniano l’immagine verzelliana: stare tutti attorno alla Madonna, aggrappati ai suoi vestiti e al suo manto.
Al termine della celebrazione il Priore ha pubblicamente ringraziato il Vescovo per la sua presenza, porgendo a nome della comunità confraternale in omaggio una piccola acquasantiera retta da un angioletto in terracotta. Il Vescovo ha commentato che, quell’angioletto, gli ispira il desiderio di porsi Lui in primis, come gli angeli verzelliani, a contorno di Maria, aggrappato al suo manto.


*Foto relativa all'anno 2010

Pietro Angione

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