Torna alle News Una conclusione "coi fiocchi"
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31/08/2015 - Si è concluso con i seguitissimi appuntamenti del 21 e del 22 agosto il percorso di approfondimento spirituale della nostra Confraternita sul mistero dell’Assunzione in Cielo della Madre Celeste.
La tradizione più autentica si è ben amalgamata con iniziative nuove. Carità cristiana, culto e cultura si sono mescolate in un ben riuscito connubio che ha visto tornare all’attenzione dei molfettesi una ricorrenza che essi ormai da decenni avevano dimenticato, attratti piuttosto dal clima vacanziero del periodo. Dio, però, non va mai in vacanza. Anzi la pausa dal lavoro può essere occasione propizia per nutrire la propria spiritualità ritemprando in questo modo le forze, piuttosto che dedicarsi a stressanti code in autostrada e frenetiche attività che rendono, alla fine delle ferie, ancor più affaticati di prima.
Abbiamo seminato bene. Lo si è visto già nella serata del 21 agosto, preludio alla grande festa esterna, caratterizzata dall’esibizione di Erika Mezzina, Nicolò Petruzzella e Antonella Altamura nel concerto “A te Maria leviamo canti di gioia”. L’evento è stato presentato da Maria Zaza in una chiesa di san Gennaro colma di intenditori e appassionati della lirica. Al termine sono stati sorteggiati trenta partecipanti alla pubblica sottoscrizione di beneficenza che la Confraternita ha indetto in sostegno di alcuni giovani studenti disagiati della città, ai quali sono stati distribuiti buoni per l’acquisto di libri di testo e materiale didattico. Agli estratti sono stati donati premi messi in palio da confratelli, consorelle e amici del nostro Sodalizio.
Ma l’apice dei festeggiamenti si è raggiunto nel pomeriggio del 22 agosto. Non s’era più vista una processione dell’Assunta così partecipata almeno dagli anni della proclamazione del dogma, dopo i quali la festività cadde progressivamente in un lento inesorabile declino. Oltre alle associazioni di Padre Pio, Santi Medici e Maria del Buon Consiglio della Parrocchia San Gennaro, e oltre a sette Confraternite molfettesi che, a differenza delle altre, non si sono lasciate intimorire dal caldo e hanno accettato il nostro invito a unirsi ai nostri festeggiamenti, e a due confraternite “forestiere”, la differenza l’hanno fatta i nostri confratelli. Essi non sono mancati ad un appuntamento con la storia, intervenendo in massa a un evento che resterà indelebilmente impresso nella mente di tutti noi, oltre che su sbiadite fotografie che, tra cento anni, i nostri pronipoti potranno ammirare per capire come si celebrò, nel 2015, il Bicentenario della Fondazione.
La processione dell’Assunta, snodatasi alle 17 del pomeriggio, orario abbastanza inconsueto, ha visto la presenza del nuovo baldacchino confraternale. Dopo duecento anni il Sodalizio finalmente vede completato il proprio corredo con un’insegna processionale che, nella tradizione molfettese, è necessaria componente di qualsiasi corteo processionale che si rispetti. Dono della famiglia Roselli, ripropone il ricamo floreale di una antica tovaglia d’altare del 1880, dono dell’allora priore Giuseppe Losito, accostando elegantemente i colori della nostra Congrega, il bianco-avorio e il rosso, e recando due stupendi ovali raffiguranti la nostra bellissima immagine dell’Assunta del Verzella.
E’ stato un onore, per noi, essere circondati dagli amici delle Confraternite del Buon Consiglio, del Carmelo, della Purificazione, Visitazione, Madonna di Loreto, della Concezione e del Santissimo Sacramento della Parrocchia Sacro Cuore. Inoltre motivo di gran gioia è stata la presenza delle Confraternite dell’Assunta di Modugno e di Fasano, con le quali abbiamo vissuto nel corso dell’anno momenti di conoscenza e convivialità. Il nostro ringraziamento va anche alla Pia Unione Femminile aggregata alla Confraternita che sempre ci sostiene e ci incoraggia nelle nostre iniziative.
Il corteo processionale, dopo due brevi soste davanti all’abitazione dell’anziana zelatrice Giulia dell’Olio, e dell’abitazione dello storico Priore Nicola Sancilio, si è fermata davanti all’ingresso delle chiese di San Domenico, della Trinità e di San Pietro, sedi negli scorsi duecento anni del nostro Sodalizio. Ivi si sono tenuti tre momenti di preghiera animati dai rispettivi parroci, rettori, o laici impegnati nella vita comunitaria. Nel tratto finale il corteo, dopo aver attraversato la città vecchia, si è articolato su un tragitto del tutto innovativo nella zona di levante della città, per poi ripiegare verso un affollatissima via Cavallotti, via Respa e infine via Pansini. Ovunque due foltissime ali di folla facevano cornice a una processione in tutto innovativa.
La tappa del Bicentenario, piuttosto che un traguardo, sia l’inizio di un corso nuovo. Gli eventi che nel corso dell’anno sono stati promossi e vissuti dalla nostra piccola comunità siano il trampolino di lancio verso una vita confraternale vissuta appieno, nella fede, nella fraternità e nell’esempio delle virtù della Madre di Dio.
Pietro Angione
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