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La conclusione del percorso quindicinale

 

19/08/2016 - Le tre giornate conclusive del nostro percorso quindicinale (comunemente dette “triduo”) ci hanno impegnati particolarmente in iniziative di fede e culturali.
Il pellegrinaggio del 12 agosto presso la Porta Santa della Misericordia della chiesa Cattedrale di Molfetta ha coinvolto più di un centinaio di fedeli che in atteggiamento orante hanno attraversato i quartieri sei-settecenteschi retrostanti la chiesa di san Gennaro accompagnando l’icona della Vergine Assunta in Cielo che è stata intronizzata presso il presbiterio della Chiesa Madre. Numeroso è stato anche l’afflusso dei confratelli che hanno voluto indossare le insegne a rappresentare l’intero Sodalizio in trasferta.
La visita si è rivestita di un significato tutto particolare dal momento che la Chiesa Cattedrale (già chiesa di sant’Ignazio di Loyola) è appunto intitolata a Santa Maria Assunta, sebbene alla titolare sia riservato un culto meno sontuoso per riservare alla chiesa di san Gennaro e alla nostra Confraternita il primato nei festeggiamenti.
Nel corso della celebrazione, che ha visto la Cattedrale gremita di fedeli anche “indigeni” sebbene fosse un giorno feriale, è stato più volte toccato il tema della fratellanza tra le due comunità. Al termine della celebrazione i fedeli presenti hanno recitato la preghiera scritta da papa Francesco in occasione dell’Anno della Misericordia. Successivamente è stata recitata la “Quindicina”: udire le note dell’“O Vaga Regina” risuonare tra le mura del grande tempio ha riempito di commozione il cuore dei fedeli. In seguito la Confraternita, seguita dai fedeli, caricandosi delle insegne e della sacra immagine, hanno fatto rientro in san Gennaro.
Certamente l’ottima riuscita dell’iniziativa è dovuta anche alla collaborazione del parroco della Cattedrale don Vito Bufi che non ha fatto mancare la propria disponibilità e il proprio supporto. A lui vanno i nostri più calorosi ringraziamenti.
Il 13 agosto è stato invece dedicato ad un seguitissimo concerto tenutosi in chiesa dopo la quindicina nel quale si sono esibite le soprano Angela Cuoccio e Marilena Gaudio, il tenore Gianni Leccese, il basso/baritono e nostro confratello Antonio Stragapede, l’Alter Chorus diretto dal prof. Antonio Allegretta ed il confratello Emanuele Petruzzella al pianoforte. Gli artisti hanno interpretato brani appartenenti a un repertorio lirico-sacro tra i più apprezzati dagli intenditori, deliziando gli astanti accorsi numerosi a gremire i banchi della chiesa di san Gennaro.
La lirica è considerata da molti una porzione “di nicchia” nel panorama musicale interpretabile e proponibile in chiesa. Eppure gli artisti che negli ultimi sei anni, grazie all’interessamento del priore Roselli e della nostra consorella Maria Zaza, si sono avvicendati nel corso delle “quindicine” ad animare una lunghissima serie di concerti dalle varie fogge, hanno saputo appassionare anche le menti “meno intenditrici” fornendo alla lirica caratteri meno “elitari”. È seguita al concerto l’estrazione dei premi della “pubblica sottoscrizione di beneficenza” organizzata dalla Confraternita in sostegno di giovani studenti in difficoltà economiche. Ancora una volta l’iniziativa è stata sostenuta da tante persone di buona volontà che hanno voluto confermare (se mai ve ne fosse stato bisogno) la generosità che contraddistingue il popolo molfettese.
Si è giunti infine al 14 agosto, vigilia della grande festa dell’Assunzione. I più stretti collaboratori dell’Amministrazione già dal mattino si sono impegnati per organizzare le manifestazioni da tenersi nel corso della giornata. Poco prima delle 19 il Vescovo mons. Domenico Cornacchia è giunto in chiesa, accolto dai confratelli festanti in abito. La celebrazione eucaristica è stata vissuta come un momento di grande crescita e di profonda catechesi in cui il Pastore della comunità diocesana ha saputo illustrare con parole semplici il mistero mariano. A seguire, conclusasi la quindicina, la comunità si è avviata alla volta di Piazza Domenico Picca in un atmosfera caratterizzata dal misticismo dei balconi addobbati e delle fiammelle dei lumini collocati lungo il percorso.
La veglia, appuntamento istituito nel 2009 e di anno in anno modificato nella sede e nelle formule, ha raccolto più di cento fedeli che, in barba alle usanze moderne, hanno trascorso la serata cantando e pregando. La festa dell’Assunzione è divenuta così momento di meditazione piuttosto che di divertimento sfrenato e inutile sperpero. A sera inoltrata il simulacro, recato in spalla dai confratelli, ha fatto rientro in chiesa tra due ali di folla festante.
Il 15 agosto, giorno della grande Solennità, è stato caratterizzato dal pellegrinaggio di tanti fedeli provenienti dalle zone più lontane di tutta la città sin dalla prima messa del mattino. A sera la messa solenne è stata celebrata dall’Assistente mons. Sergio Vitulano e animata dai confratelli con cospicuo concorso di popolo presente.

Pietro Angione

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